Grazie alla segnalazione di Mariuzzu.. stamatina mi sono imbattuto in un vidio su RepubblicaTV, andove parravano di un signore, tale Pietro Mazza da Reggio Calabria.
Sì, da Reggio Calabria, al sig. Mazza, nci spilau mi vai mi faci furmaggi in Russia, e precisamente a Mednoye ( il pallino sulla mappa!)
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Ora unu penza... ma ndaviva largu??!?! Gggiustu in Russia aviva a sciurtiri stu cristianuzzu? Bhe, la virità è che all'amore non si comanda, ed avendo lui sposato, a suo tempo, una tale Zhanna (evitate commenti offensivi piffavuri!), bbillizza 'ndiggina proprio di quel paisuzzo della Russia profonda, la cosa sembra, alla fine, anche abbastanza normali.
Accattatosi una fattoria sdurrupata, il nostro conterraneo, decide di rimetterla a nuovo e di scominciare la produzione di prodotti caseari tipici calabri, a partire dalla materia prima "locale".. il latte di mucca, crapa e pecuri Rrussu. Ora non crediate che solo per questo motivo il prodotto finale debba avere una rinescita, ne' tantomeno un "colore" spiciale, ma aggiungete al resto l'intima natura calabra del personaggio, e vedrete che il formaggio Rrusso nesci eccome. Rrusso sì, ma non tanto per il luogo di produzione, quanto per le tonnellate di pipibbruscenti con il quale viene farcito.
Inzomma, la testa dura del calabrese in quistione, ha prodotto un fenomeno ancora sconosciuto in Russia, "il turismo enogastronomico". Anfatti, sarà chi 'u pipi.. "riscalda", ma in ogni casu, rrivano da tutte le parti delle Madre Russia per assaggiare e fare scorta del formaggio del sig. Mazza.
Ma nci pinzati, questo qui.. si è inventato il Made in Italy.. Russo!
La molare è sempri a stessa... e annui chindimmanca.. ' tempu?
fonti : repubblica.it - strill.it
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